martedì 2 aprile 2013

NON ESISTE LO STILE PERFETTO

Il tema sel mese di genitori crescono invita a riflettere sulle scelte genitoriali e gli stili di accudimento. Parto da una premessa: non credo che possa esistere  il "manuale del perfetto genitore", ogni bambino è diverso dagli altri e non si può utilizzare la stessa teoria per tutti! Detto questo ecco alcuni punti su cui esistono pareri diversi.
 
In braccio si o in braccio no?
Dal mio punto di vista, la prima affermazione che ritengo totalmente sbagliata è senza dubbio questa: "non tenerlo in braccio che prende il vizio!"  Eh no, non quando il bambino ha pochi mesi! Il contatto con la mamma è fondamentale nei primi mesi di vita, (è la legge della natura!) c'e' il tempo delle coccole e il tempo delle regole! Ma fino a quando non possiamo parlare di veri e propri capricci, ma di esigenze, non possiamo parlare neanche di vizi!
 
Lettone o lettino?
Bene, prima di diventare mamma non avrei mai pensato di far dormire mia figlia nel lettone! Eppure poi subentrano una serie di circostanze (fra le quali frequenti risvegli notturni) che ti portano a comportarti non proprio come ti eri immaginata. In effetti, alcuni studi, affermano che dormire nel lettone fa bene all'autostima del bambino ma è anche vero che: è importante il fatto che si crei, fin da piccoli, una distanza fisica e psicologica di libero movimento in cui agire senza dipendere dalla figura genitoriale e che il bambino avverta  la necessità esistenziale di sentirti autosufficiente nelle cose che realizza, dai piccoli passi a quelli grandi, contemplando anche gli eventi e gli errori [M.M. Marconi; Dire la Vertità ai figli dall'infanzia all'adolescenza].  Dove sta la verità? Io credo che l'autostima del bambino possa crescere più nella propria cameretta (in quello spazio che è solo suo) che in quella dei genitori,  ma per esperienza non è sempre così facile mettere in atto la teoria che riteniamo corretta!
 
Allattare a richiesta si o no?
Al corso di preparazione al parto ci dissero: "è importante allattare a richiesta"... e poi alla prima visita medica, la pediatra mi "sgridò": dovevo aspettare almeno  3 ore fra una poppata e l'altra!  Insomma, quale teoria seguire? Beh, nel mio caso ha prevalso l'istinto materno! Ok, va bene ogni 3 ore ma se sono passate 2 ore e 30 minuti e la piccola piange come una disperata perchè ha fame, provaci tu a farla piangere per 30 minuti di fila... io proprio non ce la facevo!!
 
Quindi, come fare scelte consapevoli? Non credo esista una ricetta per tutti: ascoltiamo i consigli degli altri (esperti e non) ma impariamo anche ad utilizzare una buona dose di istinto materno perchè non esiste esperto al mondo che possa conoscere meglio un bambino della sua mamma!

Questo post partecipa al blogstorming
 

2 commenti:

  1. Ciao Baby,
    ho dato un'occhiata al tuo blog e mi sembra interessante!
    Io mi chiamo Cristina, sono in attesa del quarto figlio e ho creato anche io il mio blog.
    Se ti va di venire a trovarmi, mi trovi qui:
    www.4anniincinta.it

    Ciao
    Cristina

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  2. Ciao :) se passi da me c'è un premio per te!

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